Ti aspetto il 22 marzo 2018 a Bologna!

Il tempo che resta da qui all’inizio del periodo caldo degli adempimenti è certamente poco, ma se hai le idee chiare puoi ancora riuscire a migliorare i tuoi posti di lavoro. Dedicare cura e attenzione agli strumenti utilizzati può consentire a te e alla tua squadra di lavorare in maniera più produttiva e serena quando “si dovrà fare sul serio”. Perchè non farlo?

A questo scopo ACEF mi ha affidato per il 22 marzo 2018 a Bologna la realizzazione di una giornata specificamente dedicata all’introduzione dello smart working in uno Studio commerciale. Potremo confrontarci tra Colleghi sugli strumenti che possono fare la differenza e sulle esperienze che ho visto funzionare meglio. E’ un argomento che ho già affrontato in numerose occasioni, soprattutto nel modulo Tecnologia del Master ACEF “Cose da professionisti”.

Dato il periodo dell’anno, questa volta vorrei tuttavia concentrarmi su quei cambiamenti, piccoli o grandi, che si possono introdurre (letteralmente) dalla sera alla mattina nello Studio e nel modo di lavorare di ciascuno, superando l’immobilismo che nasce dalla paura di stravolgere abitudini consolidate.

Certamente non è questo il momento per affrontare cambiamenti “epocali” come la sostituzione del software gestionale dello Studio (nel caso se ne riparlerà in autunno), ma ci sono alcuni aspetti sui quali si può intervenire con facilità ottenendo grandi benefici:

  1. mettersi in condizione di lavorare indifferentemente dallo Studio, da casa o dal cliente. Per cambiarti la vita può bastare un semplice collegamento remoto che ti consenta di trasferirti a casa dopo una cert’ora. Naturalmente sono possibili (e auspicabili) interventi più sostanziosi, ma chi non ha ancora sperimentato il senso di libertà che deriva dal non essere vincolati alla scrivania non dovrebbe attendere oltre. 
  2. mettersi in condizione di lavorare in maniera produttiva anche con documenti digitali. Lavorare senza carta impone diversi cambiamenti all’organizzazione della scrivania e delle periferiche (in primis i monitor) utilizzate.
  3. verificare la sicurezza sostanziale della propria infrastruttura per non avere sorprese legate a guasti improvvisi o attacchi informatici. Nell’occasione si può anche verificare il rispetto dei requisiti formali introdotti dal GDPR, che entrerà pienamente a regime dal 25 maggio 2018.

Nel caso del mio Studio ad esempio quest’anno abbiamo deciso di investire su computer portatili con l’obiettivo di coniugare la massima ergonomia quando siamo alla scrivania (leggi doppio monitor, tastiera estesa, mouse, scanner personale, collegamento al centralino voip, …) con la possibilità di portare con noi il “nostro” posto di lavoro anche fuori dallo Studio senza limitazioni.
Questa scelta impatta sul numero di dispositivi da acquistare (dimezzandoli), sui costi/tempi di manutenzione aggiornamento (dimezzandoli) e sui costi di licenza (dimezzandoli). Naturalmente impatta anche sulle valutazioni legate alla sicurezza, all’affidabilità e sulle modalità di protezione dell’infrastruttura dagli eventi negativi.

L’incontro svolto dalla collega Alessandra Damiani nell’ambito di questo stesso ciclo è stato un grande successo, richiamando a Bologna Colleghi da molte parti d’Italia per un confronto costruttivo su come pianificare la prossima campagna adempimenti per affrontarla nel modo migliore.

I temi che tratterò io possono apparire più ostici degli argomenti trattati da Alessandra e meno “da titolari”, ma sarebbe un errore pensare che la scelta della tecnologia sia “roba da tecnici”, perché decidere quali strumenti possano consentirti di lavorare meglio rientra a pieno titolo tra le prerogative di qualunque titolare di Studio.

Ti aspetto il 22 marzo a Bologna, sono convinto che sarà un confronto produttivo.

Giacomo Barbieri