Intervista

28 maggio 2018 – Bologna

La gestione collettiva del diritto d’autore nel mercato liberalizzato.
Riposizionamento degli artisti e degli operatori tra rischi e opportunità.

La cultura può avere una dimensione economica, è necessario però sempre tutelare la parte della creatività.

Per far sì che la parte economica sia gestita in maniera adeguata, l’arte e l’ispirazione non bastano: è necessario che gli artisti abbiano la consapevolezza che per produrre utili servono anche altre competenze (manageriali, legali, di marketing…) che vanno integrate alle proprie, andando a individuare altre professionisti che li affianchino nel loro percorso. Solo così sarà possibile fare in modo che la parte artistica raggiunga la sua diffusione massima.

Inoltre è bene segnalare che gli strumenti tecnologici moderni fanno sì che chiunque possa autoprodursi con una spesa minima, e sia quindi possibile per tutti immaginare di raggiungere il grande pubblico. Questo è vero nell’immediato, ma se l’artista non si affida anche ad altri professionisti che lo supportino il rischio è che la parabola discendente sia molto veloce.

Così Matteo Casari, Professore presso il Dipartimento delle Arti (DAMS), Alma Mater Studiorum Università di Bologna, intervistato nei giorni successivi al convegno ACEF “La gestione collettiva del diritto d’autore nel mercato liberalizzato.” del 28 maggio 2018.